L’importanza dell’associazionismo nel processo di decarbonizzazione: Giovanni Tula ospite a Financialounge cita AIS come esempio virtuoso
Global stocktake, accordo sull’operatività del fondo di aiuto ai Paesi poveri e abbandono dei combustibili fossili sono i temi principali che saranno discussi, secondo Giovanni Tula, responsabile sostenibilità di Enel Green Power, nei giorni della COP28. L’affermazione ha dato il via, il primo dicembre, al dialogo con Umberto Tamburrino, CEO di Sosteneo Infrastructure Partners, Gruppo Generali, sulla piattaforma Financialounge, che sta ospitando, per i giorni della Conferenza, confronti tra manager di grandi aziende affiliate ad AIS e rappresentanti di fondi di investimenti.
Sulla decarbonizzazione si è soffermato Giovanni Tula, compiendo un’analisi della tematica dalla prospettiva delle imprese. Dal momento che il processo di trasformazione green non chiama in causa solo un settore, ma comporta il parlare di filiera sostenibile, secondo il relatore è importante l’attività associativa per darsi obiettivi comuni, oltre che vantaggi competitivi. Nel panorama italiano, si fa riferimento ad AIS come esempio virtuoso, che promuove un lavoro orientato a costruire concretamente procedure e modelli per realizzare infrastrutture sostenibili sotto tutti i punti di vista, dai materiali al cantiere, al coinvolgimento degli stakeholder.
Dall’altra parte, alle imprese servirebbero azioni, preme Tula, che possono essere raggruppate in quattro punti principali: velocizzare il percorso di autorizzazione degli investimenti; da un punto di vista infrastrutturale, la costruzione di reti di distribuzione, che si caratterizzano come un abilitatore importante della trasformazione; il capacity building, ossia la formazione di persone per il processo di transizione; l’opportunità di portare in Europa la catena di fornitura delle rinnovabili, che genererà lavoro e valore, rendendoci meno dipendenti dall’estero.
Infine, punto fondamentale, che ha visto concordi i relatori, è l’inarrestabilità dell’accelerazione del processo di decarbonizzazione, anche rispetto ai possibili risvolti della COP28. La finanza ha sposato la transizione, configurandola come una scelta obbligata e necessaria.
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