Con i CAM premialità e certificazioni per una sostenibilità concreta nelle costruzioni
Lorenzo Orsenigo presidente di AIS sottolinea con soddisfazione le novità contenute nel Decreto del Ministero della Transizione Ecologica relativo ai “Criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione di interventi edilizi, per l’affidamento dei lavori per interventi edilizi e per l’affidamento congiunto di progettazione e lavori per interventi edilizi”.
“Una forte attenzione al panorama europeo e alle indicazioni della Commissione orientano i nuovi CAM pubblicati qualche giorno fa sulla Gazzetta ufficiale. Lo scenario indicato dal nuovo provvedimento del MITE recepisce diverse innovazioni destinate a cambiare il mercato edile nel segno di una sempre maggiore sostenibilità. Innovazioni di contenuto, rispetto ai prodotti, ma anche guardando alle opere nel loro complesso; innovazioni di prospettiva e soprattutto sui fronti della premialità e della certezza della qualificazione degli operatori e a garanzia delle committenze e degli utenti finali, come descritto nel paragrafo 3.2.6.”
In particolare, il presidente sottolinea come le nuove norme recepiscano diverse proposte avanzate dall’Associazione nell’anno e mezzo di attività, puntando sul premiare aziende e operatori in grado di dimostrare, attraverso le certificazioni, prestazioni migliorative rispetto alle richieste delle stazioni appaltanti nei bandi di gara.
“Vanno in questa direzione – ricorda Orsenigo – le indicazioni rispetto ai prodotti e ai materiali in grado di ridurre gli impatti ambientali e i consumi energetici, ma anche la capacità di guardare alla LCA dell’opera, oltre che ai singoli materiali utilizzati nel processo costruttivo. Un approccio che avevamo sollecitato nel primo position paper predisposto da AIS dedicato alle Next Gneration EU e che sta trovando pieno riscontro nella più recente produzione normativa e di indirizzo sia del MITE che del MIMS. Per quanto riguarda il riconoscimento e le premialità previste per i prodotti, esse risultano particolarmente rilevanti sul fronte delle infrastrutture nel caso ad esempio del ricorso a calcestruzzi in grado non solo di rispettare il 5% di riciclato, ma anche di ridurre l’impronta carbonica o di fornire ulteriori soluzioni in grado di migliorare le prestazioni ambientali, come evidenziato nello studio dedicato ai calcestruzzi sostenibili da noi recentemente divulgato.”
Il presidente di AIS ritiene poi particolarmente rilevante l’inserimento non formale agli ESG.
“L’aver previsto una premialità per chi soddisfa nel proprio operare alcuni criteri non solo di carattere ambientale ma anche sociale e di governance, sulla base dell’applicazione di schemi che si basano sulla più recente normativa e garantiti da accreditamento, costituisce una indicazione destinata a contribuire a una sempre maggiore qualificazione dei diversi operatori delle costruzioni verso una crescita in termini competitivi e in grado di guardare al futuro riducendo i rischi ambientali e sociali come indicato dalla tassonomia europea. Questo approccio è destinato da un lato a premiare le aziende che porranno al centro della loro strategia gli ESG, dall’altro stimolerà il mercato finanziario a guardare a schemi indipendenti e di terza parte come il citato Get it Fair, anche da noi richiamato nel Position paper dedicato all’importanza degli ESG per il mercato delle infrastrutture.”
Fonte: Ingenio