
Il settore del calcestruzzo verso la decarbonizzazione. Borroni: la finanza sostenga l’innovazione tecnologica delle aziende produttrici
Nel suo contributo alla quarta puntata dello speciale Financialounge sui temi della COP28, Marco Borroni, Presidente di Concrete Europe e coordinatore del gruppo di lavoro di AIS sul “calcestruzzo sostenibile” ha evidenziato l’importanza per il settore di un impegno del mondo finanziario per sostenere gli investimenti necessari a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.
Nel suo intervento Borroni ha sottolineato l’importanza per l’industria del cemento e del calcestruzzo di agire su più livelli orientandosi verso una produzione industrializzata capace di impiegare al meglio le prestazioni e le caratteristiche del cemento, con impianti che catturino una parte della CO2 rilasciata. Per raggiungere questi obiettivi il contributo della finanza è essenziale.
Borroni ha poi richiamato il Position Paper “Il contributo del calcestruzzo alla sostenibilità delle infrastrutture”, realizzato da AIS che mette a disposizione degli operatori della filiera una panoramica dettagliata dell’attuale offerta del mercato, rispetto sia alle tipologie di calcestruzzi sostenibili sia alla disponibilità di strumenti di verifica e di certificazione.
In tema di decarbonizzazione al 2050, il ruolo della finanza sta proprio nell’adottare un approccio olistico che guarda allo scenario complessivo per identificare quali saranno le aziende che meglio riusciranno a rispondere alla riduzione delle emissioni e dei costi, contribuendo nel tempo a costruire il futuro.
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Orsenigo: dalla COP28 piccoli passi verso la decarbonizzazione. E la finanza gioca un ruolo determinante
Intervenendo al terzo appuntamento dello speciale di Financialounge, dedicato alla COP28 il Presidente di AIS Lorenzo Orsenigo, nel commentare i fuori onda del sultano degli Emirati chiamato a presiedere la Conferenza di Dubai che mettevano in discussione il valore scientifico delle critiche agli impatti negativi delle fonti petrolifere sul cambiamento climatico, ho sottolineato come ci si debba attenere non alle parole, ma ai fatti, che dimostrano la volontà di sostenere la transizione ecologica.
Il Presidente ha portato ad esempio il fondo Loss and Damage, che va in aiuto ai Paesi che stanno subendo le conseguenze del cambiamento climatico, e il fondo Alterra, presieduto dal Presidente della COP28 Sultan al-Jaber, che ha per ora stanziato 30 miliardi per finanziare la trasformazione energetica.
Orsenigo ha successivamente ripreso il tema del ruolo della finanza a sostegno della sostenibilità sottolineando come il tema di oggi, sul quale si concentrano gli sforzi di AIS, sia dare risposte oggettive per definire e misurare la sostenibilità di un’infrastruttura. AIS interviene fornendo metodi e strumenti basati su un approccio olistico che tiene in considerazione molteplici fattori, fornendo quindi alla finanza un supporto concreto per misurare oggettivamente il merito di strumenti o progetti green e valutare correttamente gli eventuali i rischi.
In questo contesto, che mostra la necessità di creare un ponte tra mondi delle infrastrutture e della finanza, ricorda il Presidente, AIS ha voluto focalizzare le prossime attenzioni, avviando il 18 dicembre un nuovo Gruppo di Lavoro su Infrastrutture e finanza sostenibili.
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L’importanza dell’associazionismo nel processo di decarbonizzazione: Giovanni Tula ospite a Financialounge cita AIS come esempio virtuoso
Global stocktake, accordo sull’operatività del fondo di aiuto ai Paesi poveri e abbandono dei combustibili fossili sono i temi principali che saranno discussi, secondo Giovanni Tula, responsabile sostenibilità di Enel Green Power, nei giorni della COP28. L’affermazione ha dato il via, il primo dicembre, al dialogo con Umberto Tamburrino, CEO di Sosteneo Infrastructure Partners, Gruppo Generali, sulla piattaforma Financialounge, che sta ospitando, per i giorni della Conferenza, confronti tra manager di grandi aziende affiliate ad AIS e rappresentanti di fondi di investimenti.
Sulla decarbonizzazione si è soffermato Giovanni Tula, compiendo un’analisi della tematica dalla prospettiva delle imprese. Dal momento che il processo di trasformazione green non chiama in causa solo un settore, ma comporta il parlare di filiera sostenibile, secondo il relatore è importante l’attività associativa per darsi obiettivi comuni, oltre che vantaggi competitivi. Nel panorama italiano, si fa riferimento ad AIS come esempio virtuoso, che promuove un lavoro orientato a costruire concretamente procedure e modelli per realizzare infrastrutture sostenibili sotto tutti i punti di vista, dai materiali al cantiere, al coinvolgimento degli stakeholder.
Dall’altra parte, alle imprese servirebbero azioni, preme Tula, che possono essere raggruppate in quattro punti principali: velocizzare il percorso di autorizzazione degli investimenti; da un punto di vista infrastrutturale, la costruzione di reti di distribuzione, che si caratterizzano come un abilitatore importante della trasformazione; il capacity building, ossia la formazione di persone per il processo di transizione; l’opportunità di portare in Europa la catena di fornitura delle rinnovabili, che genererà lavoro e valore, rendendoci meno dipendenti dall’estero.
Infine, punto fondamentale, che ha visto concordi i relatori, è l’inarrestabilità dell’accelerazione del processo di decarbonizzazione, anche rispetto ai possibili risvolti della COP28. La finanza ha sposato la transizione, configurandola come una scelta obbligata e necessaria.
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COP28: AIS si confronta con il mondo della finanza
La COP28, che si apre oggi a Dubai, costituisce un appuntamento di grande rilevanza nell’orientare scelte e strategie dei grandi del mondo, destinate a condizionare l’economia e i mercati. La sostenibilità oggi anche per la finanza è un fattore centrale. Ed è così che AIS ha avviato un confronto autorevole in questa direzione.
Da oggi fino al 12 dicembre, nei giorni della Conferenza, sulla piattaforma Finacialounge (www.financialounge.com) manager di aziende associate ad AIS discuteranno con rappresentanti di fondi di investimento sulle principali tematiche oggetto dei lavori della COP28.
Il primo dicembre Giuseppe Tula, responsabile sostenibilità di Enel Green Power, parlerà con Umberto Tamburrino, Sosteneo Infrastrutture, delle sfide di sostenibilità della COP28. Il 4 dicembre, il Presidente AIS Lorenzo Orsenigo, in dialogo con Gianluca Ielapi, Portfolio Advisor Wellington Management, si concentrerà sul ruolo della finanza nella transizione green e ESG. Il 5 dicembre, invece, un confronto su efficientamento energetico, fonti rinnovabili e infrastrutture tra Marco Borroni, Presidente Concrete Europe e Alessandro Aspesi, Head of Italy PGIM, e il 6 dicembre Lorenzo Radice, Responsabile sostenibilità Gruppo FS, e Stefano Susani, CEO Amplia Spa (Gruppo ASPI) tratteranno il tema Smart cities e nuova mobilità. Il 7 dicembre, un dialogo su Agritech e biodiversità tra Paola Brambilla, Avvocato – Coordinatrice sottocommissione Ministero dell’Ambiente, e Andrea Mossetto, Head of Investment specialist Gruppo Amundi.
Alcune riflessioni finali verranno trattate il 12 dicembre con la partecipazione del Segretario generale di AIS Alfredo Martini.
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L’opportunità PNRR al centro della seconda edizione dell’Infrastructure Academy: gli interventi del Presidente e del Vicepresidente di AIS
La seconda edizione dell’Infrastructure Academy, tenutasi a Milano il 21 novembre è stata nel segno del PNRR e di uno sviluppo infrastrutturale sempre più caratterizzato dal raggiungimento di concreti risultati in termini di sostenibilità. L’evento nato dalla collaborazione tra AIS e HILTI ha visto la partecipazione di alcune delle personalità tecniche ai vertici delle strutture di missione impegnate a coordinare e a pianificare gli investimenti previsti dal PNRR.
Le relazioni e le riflessioni di Giuseppe Roberto Tomasicchio, Direttore generale – Ufficio II – Struttura di missione PNRR della Presidenza del Consiglio dei ministri, di Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR del MASE e Pietro Baratono, Vice Presidente Comitato Speciale PNRR del MIT sono state i riferimenti costanti di una ampio e approfondito dibattito, al quale hanno partecipato imprenditori e manager in rappresentanza di alcune delle maggiori aziende e società protagoniste dell’attuale fase di mercato relativamente alla progettazione e costruzione di nuove opere per la mobilità e i trasporti.
Nel suo intervento di apertura, il Presidente di AIS Lorenzo Orsenigo ha sottolineato come la forza della sostenibilità emerge concretamente dalla convinta applicazione del documento metodologico messo a punto dall’Associazione sul Cantiere sostenibile da parte delle principali stazioni appaltanti, e con la partecipazione e condivisione di un ampio numero di imprese e società di progettazione e di servizi. “A dimostrazione che oggi il mercato trova sempre maggiore convenienza economica a perseguire e raggiungere obiettivi di sostenibilità. In sintesi che operare mettendo al centro la sostenibilità risponde a vantaggiosi obiettivi di business.”
Una particolare attenzione è stata prestata al contributo della digitalizzazione nel consentire risultati concreti e sempre più incisivi di sostenibilità nelle infrastrutture. Nel suo intervento il Vicepresidente di AIS Luca Ferrari ha sottolineato come, grazie a piattaforme e tecnologie in grado di elaborare e di gestire centinaia di migliaia di dati, sia possibile misurare i risultati relativamente ad aspetti come l’economia circolare o la riduzione dell’impronta carbonica, solo per fare qualche esempio. Dopo aver illustrato alcune delle principali innovazioni oggi disponibili, Ferrari ha poi evidenziato alcune criticità di carattere culturale sia in ambito pubblico che privato, evidenziando come proprio AIS, con la sua logica di network e di think tank, possa contribuire a superare.
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Stakeholder Engagement e Infrastrutture Sostenibili: la presentazione del Position Paper di AIS a Ecomondo
Al convegno tenutosi presso Ecomondo, la Fiera per la transizione ecologica di Rimini, AIS, dopo aver presentato il Position Paper sul Cantiere Sostenibile, si è concentrata sul secondo documento oggetto di analisi: il Position Paper n.6 sullo Stakeholder Engagement.
Patrizia Vianello di Ambiente spa, coordinatrice del Gruppo di Lavoro che lo ha elaborato, ha aperto l’incontro illustrando la genesi del documento. La sostenibilità sociale e il coinvolgimento del territorio erano tra le tematiche emerse dal lavoro sul cantiere sostenibile che, data la loro importanza, si è scelto di approfondire in uno spazio autonomo. Il Position Paper n.6 propone un cambio di paradigma rispetto ai modelli tradizionali dei processi di trasformazione del territorio, incentrandosi sulla creazione di un ecosistema partecipativo basato sull’ascolto e sul confronto con le comunità e gli stakeholder territoriali.
Alfredo Martini, Segretario Generale AIS, e Mauro Di Prete di I.R.I.D.E. sono poi entrati nel dettaglio, spiegando le azioni fondamentali attorno alle quali ruota il Paper: allargare il campo di osservazione, partire dalle esigenze della collettività e collegarle a quelle degli stakeholder, i quali hanno tutti lo stesso valore, condividere le soluzioni, e quindi acquisire consenso dall’ascolto e dal dialogo. Si sono poi soffermati sulle macro fasi in cui si articola il processo di coinvolgimento, che inizia dalla manifestazione di un bisogno e si sviluppa per tutta la realizzazione di un’infrastruttura.
A conclusione del pomeriggio una tavola rotonda con Nicoletta Antonias di RFI, Rossella Degni di ASPI e Francesca Giardina di TERNA, che hanno condiviso alcune concrete esperienze e metodologie di dialogo e confronto, confermando un grande interesse per l’approccio originale e innovativo proposto da AIS nel Position Paper.Si anticipa inoltre che il tema dello stakeholder engagement sarà ripreso in un convegno nazionale all’inizio del prossimo anno.
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“Come misurare la sostenibilità del cantiere?”: AIS ha presentato a Ecomondo il Position Paper sul Cantiere Sostenibile e le sue applicazioni
Al convegno organizzato da AIS, tenutosi il 9 novembre presso Ecomondo, la Fiera per la transizione ecologica di Rimini, sono stati presentati i due Position Paper sul Cantiere Sostenibile e sullo Stakeholder Engagement.
Nel presentare il primo dei due documenti, AIS ha voluto iniziare dalla semplice domanda “come misurare la sostenibilità del cantiere?”, evidenziando come il documento fornisca una risposta concreta, attraverso strategie e indicatori che misurano la sostenibilità del cantiere rispetto al suo contesto territoriale.
Dopo una prima introduzione, Snam e Italferr hanno portato la loro testimonianza, illustrando l’applicazione del Position Paper a due differenti momenti del processo di realizzazione di un’infrastruttura: a opera compiuta e in fase progettuale.
Snam ha applicato lo strumento metodologico elaborato da AIS al cantiere di un gasdotto in Puglia, eseguendo una verifica della sostenibilità a posteriori, grazie all’applicazione delle strategie e degli indicatori qualitativi e quantitativi ai documenti di cantiere già in essere. Italferr ha invece impiegato gli strumenti del Position Paper per la misurazione in fase progettuale, con l’obiettivo di inserire questa metodologia in alcuni progetti futuri.
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Il futuro delle infrastrutture sostenibili passa anche per un’inversione di rotta nella formazione dei tecnici e nel dialogo con le comunità locali. Intervista del presidente di AIS a RAI RADIO 1 “Oggi economia”
In occasione dell’edizione 2023 di Ecomondo, dove AIS ha presentato, “due strumenti innovativi per le opere a basso impatto ambientale e a misura di comunità”, ovvero i Position Paper sul Cantiere sostenibile e sullo Stakeholder Engagement, il Presidente Orsenigo ha rilasciato un’intervista al programma radiofonico “Oggi economia” di Rai Radio 1.
Dopo aver evidenziato l’importanza di mettere a disposizione del mercato delle infrastrutture metodologie e sistemi di rating in grado di misurare i risultati di sostenibilità soprattutto nelle fasi della progettazione e della realizzazione, il Presidente di AIS si è soffermato sull’urgenza di cambiare l’approccio con cui si definiscono i percorsi decisionali rispetto alla pianificazione e alla progettazione di un’infrastruttura, puntando sul dialogo e sul confronto continuativo e qualificato con i diversi portatori di interessi, così come con le comunità e i territori.
Orsenigo ha poi lanciato l’allarme sul preoccupante calo del numero di iscritti ai Corsi di Laurea in Ingegneria Civile “nelle nostre università, un po’ ovunque”. Per il Presidente di AIS è essenziale “rendere più attrattiva la professionalità evidenziando come oggi operare ad esempio nella filiera delle infrastrutture significhi confrontarsi con nuove e sempre più raffinate tecnologie digitali, nuova organizzazione del lavoro, attenzione sempre maggiore alla sostenibilità, favorendo percorsi formativi di project management”.
Ascolta la puntata di Rai Radio 1.
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Costruire sostenibile in una logica resiliente antidoto al dissesto idrogeologico. La posizione di AIS espressa ai media toscani dal Presidente Orsenigo
I ricorrenti disastri provocati dai cambiamenti climatici nel nostro Paese richiedono interventi preventivi per evitare gli effetti sui territori e sulle popolazioni. E’ necessario un profondo cambiamento culturale e scelte coraggiose. Le conseguenze della grave alluvione che ha colpito la Toscana è l’ultimo episodio di una serie destinata ad allungarsi.
Come ha sottolineato il Presidente di AIS in alcune interviste ai media toscani è necessario iniziare a progettare e a costruire le infrastrutture, e pensare il territorio in chiave sostenibile, provvedendo ad azioni di pianificazione, gestione e riqualificazione che utilizzino strumenti di misurazione favorendo la diffusione delle tecnologie digitali, in un connubio virtuoso.
“Per rispondere al verificarsi di fenomeni legati ai cambiamenti climatici e sociali si deve impattare il meno possibile, minimizzando l’uso di suolo vergine e progettando le infrastrutture in un’ottica di resilienza.”
Leggi l’intervista su Firenze Today.
Leggi l’intervista a Il Tirreno.
Scarica il comunicato stampa.
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Industrializzazione e sostenibilità dei conci prefabbricati per lo scavo di gallerie con TBM: il Presidente di AIS Orsenigo interviene al seminario di CTE, AICAP e SIG
Il 16 novembre 2023, presso l’Aula Magna di Ingegneria dell’Università di Brescia, il Presidente di AIS Lorenzo Orsenigo interverrà al seminario, patrocinato dall’Associazione, su industrializzazione e sostenibilità nella produzione del rivestimento in conci prefabbricati utilizzato nelle gallerie scavate con TBM, organizzato da CTE (Collegio dei Tecnici della Industrializzazione Edilizia), AICAP (Associazione Italiana Cemento Armato e Precompresso) e SIG (Società Italiana Gallerie).
Il Presidente, nel suo intervento dal titolo “Infrastrutture sostenibili e l’innovazione dei materiali da costruzione”, introdurrà inizialmente AIS, soffermandosi sul valore del suo modello associativo fondato sullo scambio e sulla condivisione tra tutti gli operatori della filiera delle infrastrutture sostenibili, per poi illustrarne il cuore: i Position Paper e i Gruppi di Lavoro, con attenzione all’ultimo in fase di avviamento su infrastrutture e finanza sostenibili.
Seguirà una panoramica del contesto normativo europeo e italiano in relazione alla sostenibilità delle costruzioni, e un importante focus su “Il Cantiere Sostenibile”, il Position Paper n.5, entrando nel merito dei punti cardine sui quali si fonda il lavoro dell’Associazione: la misurabilità e la valutazione della sostenibilità.
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