“La riduzione dell’impatto di cantiere per infrastrutture più sostenibili”: il Segretario Generale di AIS Alfredo Martini interviene al podcast “Non solo voci”
Nella puntata del 22 aprile del podcast “Non solo voci” è stata ospitata un’intervista esclusiva al Segretario Generale di AIS, Alfredo Martini. Durante l’intervista, condotta da Maria Chiara Voci, giornalista e divulgatrice di settore, e Paola Triaca, ingegnere ed esperta di sostenibilità, Martini ha parlato di come si misura la sostenibilità di un cantiere, di formazione e di cultura della filiera.
Punto di partenza per la discussione è stato il Position Paper sul Cantiere Sostenibile, che propone una metodologia innovativa per misurare e valutare le prestazioni di sostenibilità di un cantiere attraverso un sistema di rating basato su dati quantitativamente oggettivi.
Nel position paper AIS propone una metodologia, utile soprattutto in fase di progettazione, che individua 4 obiettivi – contenimento delle emissioni, tutela e salvaguardia degli elementi naturali e storici, riuso e riciclo e riduzione dell’impatto sulla comunità e sull’ambiente esterno -, 10 strategie che rispondo a questi obiettivi e una serie di 32 indicatori per il monitoraggio. Al termine dell’analisi, si ottiene un rating di sostenibilità (da 1 a 3).
Questo approccio non solo favorisce la progettazione e realizzazione di infrastrutture più sostenibili ma, fornisce anche un quadro chiaro e affidabile per le stazioni appaltanti e gli attori del settore. In particolare, si è fatto riferimento al gruppo di lavoro UNI – AIS per lo sviluppo di una Prassi di Riferimento, che sarà ultimata entro giugno. Questo strumento consentirà alle stazioni appaltanti di inserire la metodologia proposta da AIS nelle gare d’appalto, con la possibilità di offrire una premialità per chi vi partecipa.
Martini ha sottolineato come oggi siano entrati in gioco molti fattori diversi da considerare quando si discute delle differenze tra i territori riguardo allo sviluppo del settore. Ad esempio, prendendo in considerazione i cantieri off-site e on-site, è importante riflettere su cosa significhi costruire un’opera in cui alcune parti vengono realizzate all’interno di un comparto industriale.
“Un altro aspetto è l’eterogeneità tra i territori della componente umana, ovvero della manodopera – se è vero che al nord Italia la forza lavoro straniera ormai supera il 50%, in Sicilia si ferma al 10%. Un altro esempio è la formazione degli operatori: esistono dei distretti di manodopera locali con conoscenze tradizionali molto importanti, che hanno un altissimo valore sul mercato tradizionale, rispetto però ad innovazione e competenze tecnologiche e dei materiali faticano a stare al passo del cambiamento” sottolinea Martini.
Parlando, invece, delle prospettive future Martini evidenzia l’importanza delle 4 C: cultura, consapevolezza, conoscenza, condivisione.
AIS, consapevole del cambiamento in atto nel settore, si impegna attivamente a promuovere una cultura delle costruzioni, lavorando sulla condivisione delle migliori pratiche e su una comunicazione aperta ed efficace.
Come conclude Maria Chiara Voci, host del podcast, “l’obiettivo è superare l’autoreferenzialità dei singoli per creare coesione, sommando la forza di tutti per creare una cultura del settore”.
Ascolta l’intervista completa: https://open.spotify.com/episode/7js4jWUClzFAzlcXiZvRbd?si=qpnJYVfkTW2y4Msn5KY-Tg