
Sostenibilità e digitalizzazione nel Nuovo Codice dei Contratti: luci e ombre
Dal 1° luglio 2023 le disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 36 del 31 marzo 2023, cd “Nuovo Codice Appalti”, hanno iniziato a dispiegare i propri effetti. Si tratta di un provvedimento determinante nel dare concretezza a percorsi virtuosi in grado di caratterizzare la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche e quindi anche delle infrastrutture nel segno di una sostenibilità concreta e misurabile.
Siamo di fronte a uno di quei “fattori di contesto” in grado di condizionare nel bene e nel male il mercato. Una sua valutazione in tal senso si rende dunque quanto mai opportuna, soprattutto in questo particolare momento storico dominato dalla necessità di raggiungere gli obiettivi indicati nel PNRR. E’ quanto è stato fatto dalla nostra Associazione in una nota articolata in cui si evidenziano importanti novità insieme a qualche carenza e alla necessità di fare chiarezza per evitare fenomeni di contestazione e di contenzioso, ma anche per evitare passi indietro rispetto a processi che ormai fanno parte della visione e del modo di operare di molte aziende e molti professionisti.
Non si può ad esempio non rilevare l’assenza – carica di significato – di una voce specifica che valorizzi la Relazione di sostenibilità e la Relazione CAM anche in termini economici. Così come il mancato riferimento a quanto esplicitamente indicato nelle Linee guida del ministero relative al PFTE, relativamente “alla adattabilità e flessibilità dell’opera rispetto ai potenziali sviluppi tecnologici futuri, con particolare attenzione ai temi della resilienza e della sostenibilità ambientale e sociale”.
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