
Un convegno per spiegare come le norme tecniche possano supportare la transizione digitale
Lo scorso 4 maggio, a Milano, si è svolto il convegno “Il ruolo della normazione tecnica per la transizione digitale del comparto delle costruzioni”. Organizzato da Uni e Harpaceas, si è svolto in presenza, per la prima volta dopo lo stop dettato dalla pandemia, ed ha ricevuto il patrocinio da AIS (Associazione Infrastrutture Sostenibili) e Green Building Council Italia.
La digitalizzazione sta caratterizzando sempre più trasversalmente l’evoluzione del settore delle costruzioni. L’elemento abilitante principale è l’insieme delle metodologie e degli strumenti tecnologici rappresentati dal BIM, che, come tali, hanno introdotto l’esigenza di governare gli aspetti legati alla produzione e gestione di contenuti informativi e di rivedere i modelli organizzativi di tutti gli attori della filiera (progettisti, costruttori, produttori sviluppatori, enti appaltanti pubblici e privati ecc.) e fare una profonda riflessione sull’adeguamento delle competenze professionali.
Nel corso dell’evento è stato fatto il punto sullo stato attuale dell’evoluzione normativa tecnica e sulle applicazioni della stessa nel comparto delle costruzioni, attraverso il coinvolgimento di attori di primo ordine in ambito pubblico e privato che hanno presentato il loro percorso nella riorganizzazione delle competenze e dei processi aziendali e le loro esperienze innovative su tematiche legate alla sostenibilità.
Il convegno è stato aperto dai saluti di Elena Mocchio, Responsabile per UNI dell’Ufficio Innovazione e Sviluppo, e da Luca Ferrari, co-founder & CEO di Harpaceas e Vicepresidente di AIS.
Dal Convegno è emerso un aspetto fondamentale per il futuro delle costruzioni: la digitalizzazione è un potente acceleratore nella gestione dei flussi informativi, necessari allo sviluppo della sostenibilità, in tutte le sue dimensioni.