
Il BIM: un contributo decisivo alla sostenibilità delle infrastrutture
Si è tenuto ieri mattina il webinar promosso da AIS in collaborazione con UNI dedicato ad approfondire la digitalizzazione della progettazione, realizzazione e gestione delle infrastrutture attraverso la metodologia BIM. L’occasione è stata la presentazione al mercato dell’avvio di un Gruppo di Lavoro UNI dedicato a BIM e Infrastrutture nell’ambito della norma UNI 11337.
Nel suo saluto introduttivo il presidente Orsenigo ha sottolineato l’impegno di AIS a sostenere l’innovazione e la digitalizzazione in quanto strumenti importanti nel processo di crescita e di sviluppo di infrastrutture concretamente sostenibili. “La misurazione della sostenibilità ha bisogno dei modelli digitali e di tecnologie in grado di elaborare dati sempre più complessi sia sul fronte della progettazione che nella verifica in fase di esecuzione. Ma la digitalizzazione consente anche di favorire il dialogo con le comunità locali, destinatarie dei vantaggi finali dei processi di infrastrutturazione.”
Il tema della sostenibilità ha anche caratterizzato l’intervento di Andrea Tardiola, capo segreteria del ministro Giovannini, che ha sottolineato come oggi grazie al PNRR sia possibile disporre di un quadro di programmazione per le infrastrutture ben definito su cui si stanno innestando provvedimenti e indirizzi anche normativi che vanno a valorizzare gli obiettivi, ma anche i meccanismi necessari ad implementare la sostenibilità nelle diverse fasi del processo di costruzione e di manutenzione delle opere pubbliche. Tardiola ha altresì evidenziato l’importanza assunta dal dialogo con la rete di rappresentanza degli operatori privati, ringraziando AIS per il suo contributo critico ma quanto mai utile nella definizione di alcuni provvedimenti come nel caso delle linee guida per il Progetto di Fattibilità Tecnico Economica (PFTE). “Vi è un impegno forte ad alzare l’asticella della qualità, anche cercando di superare una cultura ingegneristica ancora fortemente quantitativa a favore di elementi qualitativi che sono alla base degli obiettivi di sostenibilità da perseguire anche all’interno del PNRR.”
Il quadro normativo e legislativo e le sue potenzialità sono state l’oggetto degli interventi di Pietro Baratono del MIMS e degli avvocati Andrea Versolato e Cristian Barutta. In particolare Baratono, affrontando il tema dell’innovazione digitale, ha voluto rimarcare come la semplificazione normativa debba basarsi su una consensualità di indirizzi limitando le regole tecniche prescrittive “che essendo l’innovazione molto più veloce del processo normativo, finiscono per frenare e bloccare la crescita del settore e il suo adeguamento.” Baratono ha anche ribadito come quanto stabilito dal Decreto 312 riguardi tutte le opere che abbiano un finanziamento pubblico che superi il 50% del totale, soffermandosi su tre aspetti: un’imprescindibile organizzazione delle stazioni appaltanti quale fattore fondamentale per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione; il valore irrinunciabile dell’interoperabilità; saper trovare le risorse necessarie all’innovazione anche all’interno di una gestione virtuosa delle attività svolte dalla stazioni appaltanti pubbliche.
Il vicepresidente di AIS Luca Ferrari, riprendendo molte delle analisi presenti nel Position Paper dell’Associazione dedicato al PNRR relativamente alla stretta correlazione tra digitalizzazione e sostenibilità, ha fornito un ampio panorama sulle diverse tecnologie digitali oggi disponibili e sulle specifiche funzionalità utili nell’ambito della pianificazione, progettazione, realizzazione e gestione di una infrastruttura.
Nel proseguo del webinar si sono succeduti gli interventi di coloro che svolgeranno ruoli di coordinamento e di animatori del nuovo gruppo di lavoro sul BIM e le infrastrutture, dal Ernesto Sacco di ANAS ai docenti Franco Guzzetti e Gianluca Dell’Acqua, rispettivamente del Politecnico di Milano e dell’Università Federico II di Napoli, che hanno analizzato le specificità dell’utilizzo e dei vantaggi del BIM rispetto alle infrastrutture lineari, soprattutto per quanto riguarda l’interazione tra modelli digitali diversi e la stretta correlazione con gli aspetti e quindi le piattaforme di geo localizzazione (GIS). Sacco ha altresì ricordato l’importanza che nel gruppo di lavoro si affermi un forte spirito di collaborazione così da arrivare a redigere delle norme condivise in grado di aiutare il mercato e i diversi attori delle filiera ad operare al meglio utilizzando il BIM.
Approfondimenti specifici sull’utilizzo del BIM nell’ambito di casi specifici di progettazione di infrastrutture sono stati svolti da Daniela Aprea di RFI, da Alessio Gori di Politecnica e da Alessandra Marchiondelli e Roberto Roncoroni di Tecne/ASPI. Le relazioni hanno affrontato aspetti diversi prestando di volta in volta maggiore attenzione alla relazione tra digitalizzazione sostenibilità, sia rispetto ai processi interni che in termini di impatti esterni. Piero Petrucco di ICOP ha invece evidenziato come la digitalizzazione abbia costituito una vera e propria sfida nel ridefinire l’organizzazione e la gestione interna di un’impresa che opera nel settore delle condotte.
Alberto Pavan del Politecnico di Milano ha chiuso i lavori invitando a un’ampia partecipazione al nuovo gruppo di lavoro così da “arrivare alla redazione delle norme tecniche in materia di BIM e infrastrutture in maniera condivisa, un risultato che consentirà di offrire prodotti migliori, una maggiore qualità nell’operare aumentando la capacità competitiva delle aziende e delle imprese italiane sui mercati internazionali.”
La video registrazione del webinar sarà disponibile a breve