
Riccardo Perego: la digitalizzazione delle norme può davvero semplificarci la vita
Obiettivo: semplificare le norme. Nasce da questa esigenza il Gruppo di Lavoro Digitalizzazione delle norme di AIS, coordinato da Riccardo Perego di One Team e formato da : Umberto Calzoni per CALZONI SPA, Giulia Moraschi per EAMBIENTE, Paolo Sattamino e Ugo Piccinno per HARPACEAS, Marcello Mancone per POLITECNICA, Lisa Gallo,Paola Bacchi, Giuseppe Lonardini e Enrico De Panicis per STANTEC, Marco De Gregorio per UNI e Alfredo Martini per AIS.
Un obiettivo rilevante della sostenibilità è senza dubbio quello di semplificare e ridurre i tempi decisionali e di applicazione delle norme: in questo senso, la digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale.
Proprio per questo, il GdL sulla digitalizzazione delle norme ha ideato un position paper (“La digitalizzazione delle norme per accelerare i processi di valutazione nella progettazione e realizzazione delle infrastrutture“) con alcune ipotesi operative, partendo da esempi concreti: digitalizzare le norme vuol dire facilitarsi la vita, rendere più semplici e rapidi, ma anche più trasparenti, i processi decisionali.
Il documento è stato sottoposto all’UNI, l’ente nazionale di normazione volontaria, in quanto Socio di diritto AIS.
Riccardo Perego, come è nata l’idea del GdL sulla digitalizzazione delle norme?
“L’idea nasce durante una riunione di AIS. Parlando di come accelerare il PNRR, ci siamo resi conto che oltre a velocizzare la digitalizzazione e farlo in modo sostenibile, bisognava accelerare sull’applicazione delle norme attraverso la digitalizzazione; per esempio, attraverso un computer, si può ottenere più velocemente la conformità normativa di un edificio.
In sostanza, ci siamo detti che non basta fare norme sulla digitalizzazione, bisogna anche digitalizzare le norme. Il gruppo di lavoro si è sviluppato molto in fretta. Abbiamo orientato la discussione sulla praticità e in 3 mesi abbiamo concluso il lavoro”.
Come avete impostato il lavoro?
“Siamo partiti da esempi pratici di situazioni di difficoltà di applicazione automatica delle norme. Non sempre, infatti, il computer riesce a interpretarne i contenuti. Abbiamo fatto sì che le norme fossero maggiormente interpretabili dalle macchine, semplicemente riscrivendole e adattandole a un linguaggio matematico. Abbiamo aiutato il computer a comprendere le norme: questo porta un vantaggio enorme in termini di tempo risparmiato ed è a costo zero”.
Quali sono stati i risultati?
“Il risultato importante è, che dopo aver scritto le linee guida per ridisegnare le norme, è stato facile seguirle e creare le regole a misura di computer. Il primo criterio adottato è stato quello di rendere misurabili le entità da mettere in valutazione.
Ci sono poi alcune norme che richiedono valutazioni che non sono facilmente digitalizzabili, ma abbiamo comunque notevolmente ridotto il compito della commissione d’esame: queste rappresentano infatti soltanto il 10-15% del totale”.
Quali iniziative saranno avviate per cercare di sensibilizzare sull’argomento?
“Il nostro position paper è stato presentato all’UNI. Dal prossimo aprile sarà infatti operativo un capitolo della norma UNI proprio sulla digitalizzazione delle norme. A tale proposito, rappresenterò AIS all’interno della commissione. Successivamente, il documento arriverà sul tavolo del Ministero: auspichiamo un dialogo costante con le istituzioni, in modo da facilitare ulteriormente l’interpretazione delle norme.
Spesso, banali incomprensioni sulle norme possono portare a perdite di tempo inutili. Digitalizzandole, possiamo davvero risparmiare tempo prezioso”.