AIS a sostegno di una sostenibilità delle infrastrutture di mobilità
Il presidente Orsenigo alla Conferenza di Fortune a Venezia
“Verso una giusta transizione ecologica” è stato il tema dell’annuale simposio promosso dalla rivista Fortune. Molti i temi oggetto di tavoli di lavoro e di incontri. Dopo una sessione di lavoro il 26 gennaio, il 2 e 3 febbraio si sono svolte una serie di tavole rotonde.
Tra gli argomenti oggetto di riflessione, analisi e proposte la “mobilità sostenibile”. Qui il contributo di AIS insieme ad alcuni soci, come l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, ASPI, Aeroporti di Roma, solo per citarne alcuni, si è concentrato sull’importanza di contribuire a sostenere una transizione che metta al centro i processi produttivi e realizzativi, così come la progettazione e la gestione delle reti e dei sistemi di mobilità, in una logica di sostenibilità.
Nel suo intervento alla tavola rotonda del 3 febbraio il presidente Orsenigo ha evidenziato come, di fronte ad un fabbisogno infrastrutturale rilevante del nostro Paese, le risorse messe in campo dall’Europa, sia attraverso il PNRR che con il programma dei fondi strutturali 2021-2027, costituisca una straordinaria occasione per ridurre il rilevante gap con il resto d’Europa. In questo contesto diventa determinante individuare processi normativi e di regolamentazione in grado di favorire chi investe in sostenibilità, mettendo a disposizione e utilizzando strumenti in grado di misurarne i risultati.
Il presidente Orsenigo ha invitato tutti gli operatori a prestare la massima attenzione ad alcuni processi virtuosi in atto. In particolare, sottolineando come i principali risultati di sostenibilità ambientale indicati dalla Commissione europea, come la riduzione dell’impronta carbonica o una affermazione dell’economia circolare, possano essere raggiunti attraverso una sempre maggiore diffusione di protocolli specifici, come ad esempio Envision che è sempre più utilizzato dalle maggiori stazioni appaltanti nel settore della mobilità, ma non solo.
I protocolli di sostenibilità, infatti, sono in grado di aiutare a mettere a terra gli obiettivi della Next Generation EU soddisfacendo i criteri del DNSH e gli indirizzi delle linee guida italiane sul PFTE. Egualmente, ciò vale prendendo a riferimento documenti di orientamento metodologico come quello messo a punto da AIS sul “cantiere sostenibile” (Position Paper n.5).