Dal cantiere sostenibile alle smart road, dalla digitalizzazione per la sostenibilità al Life Cycle Assessment: Lorenzo Orsenigo fa un quadro sul ruolo di AIS nella sostenibilità delle infrastrutture in un’intervista all’Osservatorio Abitare
In una recente intervista rilasciata all’Osservatorio Abitare, Lorenzo Orsenigo, Presidente di AIS, ha delineato con chiarezza la visione e l’impegno dell’associazione verso la sostenibilità delle infrastrutture. Come think tank di riferimento per le istituzioni pubbliche e private, AIS si pone l’obiettivo di promuovere pratiche sostenibili e misurabili, evitando il rischio di greenwashing e fungendo da interlocutore affidabile e autorevole nel settore.
Orsenigo ha sottolineato come spesso i cantieri vengano definiti “sostenibili” senza una valutazione oggettiva dei risultati ottenuti. Per AIS, il cantiere sostenibile è quello che prende in considerazione tutte e tre le dimensioni della sostenibilità: ambientale, sociale ed economica, declinandole attraverso indicatori e criteri di misurazione precisi, come definito nel Position Paper n. 5.
Nell’articolo si è poi affrontato il tema delle infrastrutture stradali, spesso considerate la “pecora nera” delle infrastrutture sostenibili. Tuttavia, Orsenigo ha ribadito l’importanza di una nuova visione per le strade, from black to green road, che devono diventare infrastrutture al servizio del territorio grazie all’integrazione di tecnologie avanzate come la sensoristica, i sistemi di trasmissione di informazioni strada-veicolo e la generazione di energia rinnovabile. AIS sta lavorando attivamente su questi temi, con l’avvio in autunno di un gruppo di lavoro dedicato alle smart road.
AIS riconosce anche il ruolo cruciale della digitalizzazione nel promuovere la sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita delle infrastrutture. Orsenigo ha spiegato come la digitalizzazione, applicata in ogni fase dell’opera, dalla progettazione alla manutenzione, possa contribuire significativamente a rendere più sostenibili le infrastrutture. Strumenti come il BIM (Building Information Modeling) e l’uso di formati interoperabili e aperti sono ormai indispensabili per agevolare i processi e ridurre gli investimenti necessari. A questo proposito, AIS pubblicherà in autunno un Position Paper intitolato “Digitalizzazione per la sostenibilità”.
Infine, Orsenigo ha parlato dell’ultimo Position Paper di AIS, intitolato “Life Cycle Assessment e la catena del valore delle infrastrutture sostenibili”, che promuove l’uso di materiali ecocompatibili nella costruzione delle infrastrutture, un tema cruciale soprattutto in questo momento in cui il settore edilizio è sotto la lente d’ingrandimento per il suo impatto ambientale.
Orsenigo ha sottolineato come la scelta dei materiali, certificata attraverso strumenti affidabili come la Dichiarazione EPD (Environmental Product Declaration), possa trasformare la sostenibilità da costo a valore, incentivando sempre più l’uso di materiali a minor impatto ambientale.
Trovate l’articolo completo nel numero di settembre del Rapporto Costruzioni dell’Osservatorio Abitare.